In un mondo sempre più connesso e tecnologico, l’Internet delle Cose, o IoT, sta entrando in modo pervasivo in qualunque settore. L’edilizia non fa eccezione: qui gli edifici stanno diventando sempre più intelligenti grazie all’uso di sensori, dispositivi IoT e software di gestione avanzati. Queste soluzioni non coinvolgono più la singola abitazione o unità abitativa, ma le strutture nel loro complesso. Le costruzioni realizzate o modificate secondo questi criteri, chiamate smart building, possono monitorare in tempo reale l’ambiente interno, le attività degli utenti e il funzionamento degli impianti, offrendo numerosi vantaggi in termini di efficienza energetica, sicurezza e comfort.
Cosa significa Smart Building?
Quando una nuova definizione raggiunge il mercato, c’è sempre il rischio che a questa vengano attribuiti significati diversi e non sempre accurati. Fortunatamente esiste una definizione ufficiale della Commissione Europea, che ha messo a punto un indicatore chiamato Smart Readiness Indicator che misura, appunto, la capacità di un edificio di essere o rendersi intelligente. Secondo questo indicatore, i requisiti chiave risiedono nella capacità di “percepire, interpretare, comunicare e rispondere attivamente e in modo efficiente a condizioni mutevoli”. Questo, sia in relazione a fattori interni, sia esterni.
Le indicazioni della Commissione Europea fanno riferimento soprattutto all’efficienza energetica, ma questo non è il solo vantaggio economico e immediato di un edificio intelligente. Proprio grazie alla sua rete di sensori e dispositivi e alla capacità di elaborarli, è possibile applicare la Manutenzione predittiva. Vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta.
Intervenire prima che il guasto si verifichi
La manutenzione predittiva permette di prevenire i guasti degli impianti e ridurre i tempi di inattività. Ma come? Sfruttando, naturalmente, le caratteristiche proprie degli smart building. La manutenzione predittiva, infatti, consiste nell’utilizzo di sensori e algoritmi avanzati per monitorare lo stato di salute degli impianti e prevedere quando potrebbe verificarsi un guasto.
Per esempio, i sensori posti sui motori degli ascensori possono rilevare l’usura delle parti e la loro tendenza al deterioramento, avvisando il responsabile della manutenzione quando è il momento di effettuare una revisione. In questo modo, la manutenzione viene effettuata quando necessario, evitando da un lato il rischio di guasti improvvisi e dall’altra i costi che le tradizionali manutenzioni preventive o pianificate a scadenza fissa tipicamente introducono. Non tutti i componenti utilizzati infatti dispongono di un ciclo di vita esattamente identico. In alcuni casi può accadere che si danneggino prima e, viceversa, in altri un intervento pianificato può agire su un componente ancora funzionale. La manutenzione predittiva permette di stabilire quando intervenire sulla base di dati e letture, con sostituzioni e riparazioni effettuate esattamente quando servono, sempre all’interno dei margini di sicurezza.
Non solo manutenzione, ma comfort a 360 gradi
La manutenzione predittiva, tuttavia, non riduce solo i costi di manutenzione, ma può anche migliorare la sicurezza e il comfort degli utenti degli edifici. Per esempio, attraverso le letture di sensori di umidità e temperatura è possibile prevedere e prevenire la formazione di muffe o macchie di umidità e segnalare il problema alla manutenzione prima che si manifesti, garantendo un ambiente salubre per gli occupanti dell’edificio.
L’introduzione di sensori ambientali, soprattutto su larga scala, permette inoltre una regolazione più efficiente della temperatura, e del comfort conseguente, oltre a una minore usura dei componenti coinvolti. Tecnologie come TPI (Time Proportional and Integral control), per esempio, attraverso una regolazione più continua e misurata della temperatura, permettono di ridurre i consumi. Lo stesso criterio si può applicare a qualsiasi tipo di automazione residenziale. Per esempio, grazie alla combinazione di sensori ambientali e dati provenienti da fonti esterne, è possibile evitare che le tende da sole si posizionino all’orario prestabilito, se di lì a poco è previsto l’arrivo di pioggia, vento o altri eventi atmosferici. Il lavoro così risparmiato contribuisce ad aumentare la durabilità dei componenti coinvolti.
I dati sono un bene prezioso, anche per la manutenzione
Gli smart building possono anche utilizzare l’analisi dei dati raccolti, e l’eventuale confronto con serie storiche già esistenti, per identificare i problemi che tendono a ripetersi e migliorare i processi di manutenzione nel tempo. Per esempio, se un certo impianto è particolarmente soggetto a uno specifico tipo di guasti, l’analisi dei dati può aiutare a identificare la causa principale del problema e a trovare soluzioni preventive.
In conclusione, la manutenzione predittiva è un vantaggio importante e caratteristico degli smart building, che può migliorare l’efficienza energetica, la sicurezza e il comfort degli occupanti dell’edificio. Grazie all’utilizzo di sensori, algoritmi avanzati e di un’assistenza professionale, la manutenzione può essere effettuata solo quando necessario, riducendo i costi e migliorando la qualità della vita delle persone che vi abitano.
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